Gli “Horti Vitalonga” sono un esercizio di memoria e di futuro.
Di memoria, perché esplicitamente si ricollegano alle regole delle villae rusticae codificate da Varrone e agli spazi destinati alle colture dei monasteri benedettini: horti, pomaria (frutteti), viridaria (giardini alberati), erbaria (erbari).
Di futuro, perché “realizzano” alcuni concetti fondamentali attraverso i quali vogliamo siglare un nuovo “contratto” con la natura: biodiversità, filiera corta, agricoltura biologica, bellezza, conoscenza.
Giardini che hanno l’ambizione di diventare un supporto didattico di una pedagogia dei saperi naturali, pensata per le scuole e per i giovani studenti, ma anche per visitatori di Vitalonga. Giardini che vogliono rappresentare un Mondo Possibile, un’eventualità naturale dedicata alla conservazione dei sapori e delle antiche tradizioni che caratterizzano e rendono unica l’agricultura italiana, le sue biodiversità, la sua storia.