I vigneti di Vitalonga sono collocati su un crinale di una collina che da 450 m. slm scende, in direzione Sud, sino a 350 m. A destra e a sinistra le vigne confinano con precipitose rupi che sprofondano per 80/100 metri. A dominare il paesaggio, i boschi di cerro, roverella, leccio, quercia e le suggestive incisioni dei calanchi.
I vigneti di Vitalonga poggiano su due grandi partizioni pedologiche. Nella prima, caratterizzata da terreni argillosi-sabbiosi, sono collocate le vigne “Montiano”, “Poggio”, “Noce”, “Laghetto”. Verso Ovest, sempre sul medesimo basamento geologico ma con una presenza più accentuata di scheletro, si trovano i vigneti “Casalino” e “Fornace”.
Nella seconda partizione, dove dimorano i vigneti “Elcione”, “Cipresso” e “Maria”, la componente sabbiosa prevale sull’argilla. La notevole presenza di conchiglie fossili, eredità dei sommovimenti tellurici del Pliocene, offre un chiaro indizio circa l’origine marina di queste terre.
In via generale, il clima tipico delle terre di Vitalonga è quello “sublitoraneo temperato”, condizionato tuttavia dall’esposizione della collina verso Sud, dalla presenza di boschi e una leggera ventosità specie in estate. Piove in autunno inoltrato e nei primi mesi invernali. Le estati sono calde, tendenzialmente asciutte e con significative escursioni tra le temperature del giorno e della notte. Gli inverni sono piuttosto miti, con sporadiche nevicate. L’esposizione delle vigne e la leggera brezza che corre lungo i filari evitano pericolosi ristagni di umidità e quindi l’insorgenza di muffe e parassite, agevolando in tal modo pratiche di agricoltura biologica.
I vitigni autoctoni, come il Sangiovese, presenti da oltre mezzo secolo, si alternano con Merlot e Cabernet. La densità di impianto è pari a 5.400 piante per ettaro.
Con l’eccezione del piccolo vigneto di Sangiovese grosso a “vite maritata”, il cordone speronato è il sistema di allevamento di tutte le vigne di Vitalonga.
Le varietà sono state messe a dimora sulla base delle caratteristiche pedologiche e microclimatiche dei diversi appezzamenti della tenuta, con l’obiettivo di esaltare l’espressività dell’interazione tra vitigno, terra e microclima. Il vino è per noi una polifonia, da cui, anno dopo anno, selezioniamo le voci per noi più interessanti e originali.
Il lavoro in vigna – dissodamenti, gestione dell’apparato vegetativo, uso di fertilizzanti naturali – segue i principi dell’agricoltura biologica. Particolare attenzione è riservata, a primavera e in estate, alla gestione della parete fogliare. Questa fase, che richiede un controllo quotidiano del vigneto, decide la progressione della maturazione e l’integrità delle uve che arriveranno in cantina.
La vendemmia normalmente dura da Settembre a Ottobre. Ogni varietà viene raccolta al raggiungimento della maturazione fenolica ottimale e ciò determina raccolte scalari così da rispettare le variazioni presenti nei diversi appezzamenti.
I tempi di maturazione prevedono prima la raccolta del Merlot, del Sangiovese e del Cabernet. Le uve raccolte sono trasportate in cantina per essere selezionate, diraspate ed esser raccolte nei tini d’acciaio.
Le fermentazioni e le successive macerazioni, ad eccezione di alcune selezioni che possono avvenire in tini di legno o orci di terra cotta, avvengono in tini d’acciaio a temperatura controllata. In questa fase, le varietà vengono tenute separate, così come la medesima varietà proveniente da appezzamenti differenti.
Il successivo affinamento è svolto in barriques di rovere francese (Allier, Never, Tronçais), nelle quali viene svolta la fermentazione malolattica. L’evoluzione in botte varia in considerazione del vino a cui sono dedicate le varietà, da 6 a 18 mesi. Terminato l’invecchiamento i vini affinano 12 mesi in bottiglia.
Tenuta Vitalonga
Vitalonga s.r.l. Società Agricola
Strada Montiano, 8
05016 Ficulle (TR)
Tel. +39 0763 836722 fax 0763 836723
info@vitalonga.it
P.IVA IT01642220550